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Le giornate del Progetto

incontri a cavallo tra antico e moderno, per le scuole superiori

presso
L’ebraismo è memoria - 27 gennaio 2017, giornata della Memoria
 
Sul concetto di “memoria” si fonda, sulla parola “tradizione” si costruisce.Il ritorno mnemonico al passato consente al popolo ebraico di mantenere un’identità; prescindere dalla conoscenza delle radici profonde dell’ebraismo consente unicamente una visione parziale della tragedia della Shoah. Il Progetto Odeon si propone, in occasione del 27 gennaio, di far affrontare ai ragazzi delle Scuole Superiori la Giornata della Memoria dando loro i mezzi per poter approfondire i più antichi testi del popolo ebraico, in particolare lo Shemà Israel e alcuni episodi del Genesi biblico, per poter, tramite questi, meglio comprendere gli scritti di Primo Levi, le riflessioni sullo sterminio nazista, il folle e crudele tentativo di distruzione dell’identità con l'arma del razzismo. Ai ragazzi è stata proposta una lezione frontale/conferenza alternata da alcuni brevi stacchi recitativi, nel tentativo di condurli alla riscoperta dell’identità del popolo ebraico eludendo la sterile ripetizione annuale di concetti sempre simili, al fine di evitare che la Giornata della Memoria smarrisca il suo obiettivo: quello, appunto, di insegnare a ricordare.

 
L’ebraismo è memoria - 26 gennaio 2018, giornata della Memoria
Il concetto stesso di memoria consente al popolo ebraico di mantenere un’identità e la tradizione ebraica è necessaria per non avere una visione esclusivamente parziale della tragedia della Shoah.
Il Progetto Odeon si propone di far affrontare agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado la Giornata della Memoria dando loro i mezzi per conoscere le antiche leggende del popolo ebraico e quindi riflettere con nuovi strumenti sullo sterminio nazista. 
In una lezione-conferenza alternata da alcuni stacchi recitativi, ci addentreremo insieme nel passato per concedere ai nostri occhi di capire il presente e il futuro, nella speranza che la Giornata della Memoria non perda mai il suo ruolo: quello, appunto, di insegnare a ricordare.
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